PIC OF THE MATCH – #60chilometri #pe60euro #so1euroachilometro (#daGrandeVoglioEssereValeri)
II PIC OF THE MATCH – #GrazieFiascoInviatoSpeciale

Era importante dare continuità al buon momento di forma, foss’altro che per non stare a sentire le recriminazioni del mister sulla cultura dell’alibi, sull’inseguire, sul bicchiere mezzo pieno e via discorrendo, eccetera eccetera eccetera, che di certo sarebbero state immancabili e altrettanto di certo sarebbero state condite con una buona dose di gelo gratuito scontato sul manto verde di Monte Gentile, locus amoenus in pieno febbraio. E mentre Nicolai si imbarca alla volta della Germania, non senza aver lasciato le debite raccomandazioni ai suoi compagni e aver raccolto le richieste di souvenir dalla terra di Rudi Voëller, i boys privi anche del fragile Pastore Fattore fanno il loro dovere mettendo a ferro e fuoco la Polliano Arena e schiantando con un roboante 0-6 gli ostici avversari nella loro lontana regione sperduta in provincia di Viterbo o dintorni, o in chissà che altro posto dei pascoli laziali, rivolgersi a Barone/Nicolai per dritte toponomastiche. Unica sbavatura? Sul campo erano in 65: giocatori, arbitro, allenatore, dirigente, corpo di ballo. E no, Fiasco non era l’intera schiera delle ragazze pon-pon in un solo uomo, spiace deludervi. E no, neanche l’arbitro era un arbitro qualsiasi, non solo per il sesso di appartenenza. Probabilmente questo è l’effetto che sortisce l’avere in squadra un attaccante che evade in terra straniera e un capitano fatto di argilla impastata con lo sputo: ma finché terrorizza gli avversari al punto da non presentarsi neanche a casa loro, ben venga e Dio salvi la regina, a noi va benissimo così. Sbaragliato l’avversario e sbancata la bolgia più remota: e tutti a pranzo da TheFork (vero Fiasco??) con la pancia da riempire e la saccoccia già piena.

Bocce time: la gara di ginnastica ritmica disputata sul campo da gioco. No no, nessuna ironia, hanno davvero volteggiato con nastro e birilli con grazia squisita e per una volta non erano i nostri maschioni a farlo. In effetti sarebbe da dire danza time. Ma non è che poi Archigol maschio latino ci si offende??? Non vogliamo mettere in discussione le sue leggendarie abilità con i piedi, sia chiaro.
Futsal time: la ripartenza fulminante di Gabigol che, dopo aver sradicato palla al 10 loro un attimo prima che calciasse a botta sicura, si sbarazza dell’immediato marcatore con una busta fulminea di suola, scatta imperversando, ne salta un altro con una veronica delle sue, finta il filtrante per Cecio, finta anche il tiro, mette a sedere il portiere e la insacca di cucchiaio, e poi corre a esultare con la mano sull’occhio dal suo mentore preferito. Il tutto accaduto in macchina durante la tratta Albano-Paliano in una testa non qualunque.
Golden boy: il coach Maurizio Baroncini che, da vero leader, incurante della situazione, davanti a moglie e figlie non esita a dare dimostrazione ai suoi boys di come si comporta un vero Golden dentro e fuori dal campo e invita gentilmente la signorina arbitro a trattenersi a pranzo con tutta la compagnia: è il gesto che va a ribaltare il tavolino. Invito declinato, ahinoi. Ma il tentativo è spudoratamente e dannatamente da eroe. Cavaliere solitario.