“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi poi ritornano…” Sembra la colonna sonora della storia che lega Marco Fratini all’Albano Calcio a 5. E quel modo di esultare ad ogni suo gol fa si che il tutto si racchiuda in un titolo “Questione di cuore”. Lo ha avvicinato per noi Daniele Acquaroli.
1) Ciao Marco, dopo essere cresciuto in questa Società sei andato in giro a fare un po di gavetta ma appena l’Albano ti ha ricercato hai subito risposto presente. Cosa significa per te essere stato richiamato ad indossare questa maglia ed essere stato riconfermato anche quest’anno?
Quando sono andato via il tasso tecnico della rosa era di assoluto livello e gli spazi per me, uscito dall’under 21, erano ridotti. Decisi quindi di andare a giocare ma con l’unico obiettivo di migliorare e fare esperienza per poi tornare a casa. Appena ne ho avuto l’opportunità non ho pensato un minuto a rivestirmi con questi colori. Continuare a far parte di questa famiglia è per me motivo di gioia ed orgoglio.
2) Sei uno che segna poco ma quando lo fai ti batti sempre la mano sul cuore. Ci spieghi il motivo di questo gesto?
La cosa è stata molto istintiva, nata due anni fa, al mio primo gol dal rientro. Avendo giocato qui per più di 10 anni sento un grandissimo senso di appartenenza per questa maglia, oltre ad un legame speciale che mi lega alla famiglia Sette e a tutti i componenti della Società.
3) Il Mister sembra che ti stimi molto dandoti fiducia e schierandoti spesso, anche nei momenti in cui ha bisogno di giocatori che fanno quello che vuole, senti addosso questa fiducia e questo “peso”?
Con il mister c’è un rapporto di grande confronto e rispetto. È una persona molto esigente e meticolosa quindi avere la sua fiducia è motivo di grande orgoglio ma soprattutto uno stimolo a lavorare ancora meglio. Fondamentale è l’impegno durante gli allenamenti, ci aiuta a migliorare ed a raggiungere gli obiettivi.